La tecnica
L’arte materica, conosciuta anche come “pittura materica” o “arte informale”, è un movimento artistico emerso a metà del XX secolo. È caratterizzato dall’uso di vari materiali e trame per creare opere d’arte che spesso hanno una qualità altamente tattile e tridimensionale. L’arte materica spesso sfuma il confine tra pittura e scultura e valorizza la fisicità e la materialità dell’opera d’arte.
Non esiste una procedura precisa per l’elaborazione di opera. Ogni artista esplora e sperimenta modalità e tecniche di creazione al fine di realizzare quello che la propria sensibilità vuole esprimere.
Solitamente si applica uno strato di gesso spesso e grossolano sul supporto, sia esso tela, legno o altro materiale, utilizzando una spatola per creare trame ruvide e irregolari e spesso si usano le proprie mani per modellarlo e rimodellarlo, come uno scultore che modella l’argilla. Spesso si incorpora piccoli pezzi di vetro rotto, trucioli di metallo e detriti scartati nel gesso, ogni pezzo racconta la propria storia.
Successivamente possiamo dipingere la superficie con una tavolozza di toni che riflettono i pensieri e le espressioni del momento, del soggetto da rappresentare, dello stato d’animo dell’artista.
Gli strati di vernice sono applicati con pennellate spesse e impastate, con le setole dei pennelli che lasciano tracce visibili sulla superficie, utilizzando strati di smalti traslucidi per creare un senso di profondità.
Spesso il passaggio finale per sigillare la creazione, si ottiene con uno spesso strato di resina trasparente per proteggere l’opera; la superficie ruvida e tattile delle opere spesso invita gli spettatori a toccare ed esplorare l’opera d’arte.